Aggredito autista della Tua a piazza Garibaldi

Colpito con un pugno da un passeggero. La Filt Cgil: “Bus zona franca. L’Azienda ripristini l’organico dei controllori e reprima il fenomeno con le istituzioni”

TERAMO – Ennesima aggressione al personale viaggiante della Tua, l’azienda di trasporto pubblico abruzzese. Stavolta a fare le spese della violenza gratuita di un passeggero che avrebbe colpito con un pugno al volo un autista, perchè contrariato dal fatto che il mezzo pubblico si fermasse a piazza Garibaldi invece che farlo direttamente a piazzale San Francesco.

Sul posto è intervenuta una pattuglia dei carabinieri che sta lavorando per arrivare all’identificazione dell’aggressore. Per il conducente del bus per fortuna solo una forte contusione. Ma sulla vicenda è polemica, che torna ad accendersi giustamente per l’assoluta mancanza di sicurezza per il personale della Tua.

Ancora una volta – scrive la Filt Cgil di Teramo – siamo a denunciare incresciosi episodi di violenza, questa volta fisica, ai danni degli operatori in servizio sui mezzi pubblici della nostra provincia. Già in passato innumerevoli sono state le denunce in tal senso coinvolgendo finanche il Sig.Prefetto. I mezzi pubblici sono diventati zona franca, dove gli autisti sono abbandonati a loro stessi ad affrontare ciclicamente episodi di aggressioni verbali e addirittura fisiche come è successo oggi a Piazza Garibaldi ad un collega della TUA. Sempre più frequenti sono gli episodi di insubordinazione che si verificano sulle linee di TPL da parte di gruppi di ragazzi che proprio in virtù di essere ‘in gruppo’ si comportano da bulli verso il conducente e verso gli altri passeggeri arrecando rischi alla Sicurezza del trasporto. La misura è ormai colma – sostiene il sindacato del settore trasporto -, chiediamo più controlli da parte dell’azienda, per esempio con il ripristino dell’organico dei controllori che oltre a rappresentare un deterrente all’evasione tariffaria, rappresenterebbe anche un sostegno all’autista in quelle linee notoriamente più critiche. Chiediamo, inoltre, che l’Azienda in concerto con le Istituzioni mettano in atto attività repressive verso il fenomeno che sta diventando sempre più diffuso anche nella nostra Provincia“.

Leave a Comment